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Il carpfhing

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Messaggio  Alessio Dom Mag 15, 2011 11:08 pm

Il carpfhing 977310_f520


Questo tipo di pesca richiede il massimo silenzio e il massimo mimetismo da parte del pescatore che non deve mai affacciarsi sull' acqua o proiettarvi la propria ombra, essendo la carpa un pesce estremamente diffidente. Meglio ancora se il luogo prescelto è lontano da strade principali o altri ambienti che possono rappresentare fonti di rumore.
Altro aspetto importante da guardare sono le bolle presenti in acqua, segno evidente della presenza di carpe che grufolano sul fondo. Avvenuta la prima abboccata, non si deve ferrare la carpa che essendo estremamente sospettosa potrebbe sputare l' esca. Bisogna invece saper spettare, visto che andrà a finire che ingoiando l' esca il pesce finirà per autoferrarsi da solo e tenterà la fuga (quindi attenzione alle canne).Le esche e la pasturazione: la Carpa è un pesce onnivoro, può essere insidiata sia con esche animali, sia vegetali. Tra le prime ricordiamo i vermi di terra o d' acqua innescati a grappolo; durante la primavera ottimi sono i bigattini e d' estate i caster. Tra le esche vegetali ricordiamo naturalmente il mais bollito (come quelli in lattina o se preferite potete bollirlo da voi inserendo moltissimo zucchero durante l' ebollizione e lasciandolo per alcuni giorni ; ricordate che le carpe lo gradiscono ancora di più quando raggiunge quell' odore acre che precede la muffa), impasti a base di polenta di granturco, mollica di pane impastata con acqua, semi di canapa, semi di grano, e l' esca più selettiva in assoluto che sono le boilies (però si deve considerare che sarà molto difficile pescare qualcosa con le boilies in ambienti dove le carpe non sono state sufficientemente abituate alle stesse, per mezzo di moltissime pasturazioni).
Appunto, per quanto riguarda la pasturazione, nei fiumi e nei laghi, si deve procedere ad una pasturazione di diversi giorni (non a caso viene detto che quella alla carpa è una pesca che va preparata), non solo per abituare le carpe ad un certo sapore ma pure per attirarle in un punto preciso, dove concentrare successivamente l' azione di pesca. Per la pasturazione possiamo usare vari ritrovati, tra cui ricordiamo: mais, impasti a base di polenta, pane, farina di crisalidi, patate, con aggiunta di sostanze aromatiche come anice o menta, boilies ecc...

Le tecniche: possono variare a seconda della stagione. A primavera nei fiumi o nei canali dove vivono carpe medio-piccole si potrà pescare a mezzo fondo con l' ausilio del gallegiante. Nelle lanche e negli stagni potremmo utilizzare la tecnica a fondo con galleggiante (ottimi a questo proposito i galleggianti a penna d' istrice) con finale in dacron e piombo a olivetta. Infine, la semplice pesca a fondo è la più classica.
Essendo un pesce estremamente combattivo e intelligente che userà ogni stratagemma possibile pur di riuscire a liberarsi, serviranno attrezzi molto robusti. Lenze che possono variare da uno 0,25 ad uno 0,40; dacron per i finali; ami ad occhiello dal 3 al 10 (è consigliabile utilizzare quelli resistenti al carbonio con punta storta per facilitare l' autoferrata; una punta dritta potrà essere comunque storta dal pescatore con l' ausilio di semplici pinzette). Piombi piatti e scorrevoli che dal mio punto di vista rimangono sempre i migliori.
Lungo le rive alte dei fiumi, profonde e sempre dove ci sia vegetazione sommersa ed acque lente o ferme; negli stagni e nelle paluti, tra i canneti, la vegetazione che emerge dalle acque e i tronchi sommersi. Un altro tipo di montatura che utilizzo per pescare le carpe è questa:
per acque molto lente o quasi ferme,in bobina uno 0,30, un galleggiante a penna d' istrice e un piombo ad oliva di 15-20g scorrevole che andrà a terminare con una girella. Naturalmente dovrà essere sondato il fondo per posizionare il galleggiante alla distanza giusta dal piombo al fine di impedire che quest' ultimo si abissi quando le acque sono particolarmente profonde. Sotto la girella un finale in dacron terminante in un amo dal 6-8 oppure un' ancoretta. Di solito per il pastarello è più consigliabile l' ancoretta perché mantiene molto più compatto il pastarello. Questo tipo di montatura va bene per pescare carpe sia sotto riva, sia se si decide di pescarle al centro di un fiume di letto non eccessivamente ampio.
Il pastarello ideale per carpe è quello rosso al gusto di frutta (in passato era il Pafi, per chi di voi si ricorderà), da mischiare con pane francese (baguette). Dopo aver impastato molto con le mani, si otterrà un impasto particolarmente compatto e si potrà quindi innescare sull' amo.
E' consigliabile una preventiva pasturazione.
Alessio
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